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giovedì 15 ottobre 2015

Una vita minimalista (parte 1)

Comprare per me prima era sinonimo di felicità.
Ogni volta che avevo in mano qualche soldo non facevo altro che pensare: "Non vedo l'ora di potermi comprare tutte quelle cose che ho sempre voluto, che bello!". Entravo nei negozi/andavo nei mercatini e provavo l'ebrezza dell'acquisto che sapete anche voi quanto sia sensazionale.

Poi mi ritrovavo il portafoglio vuoto, una busta piena di vestiti e nessuna soddisfazione.
Perché tutti  i vestiti, scarpe e borse che avevo comprato non avevano cambiato affatto il mio stato umorale ne le situazioni difficili della mia vita, semplicemente mi avevano momentaneamente distratta da quelle che dovevano essere le cose importanti.

E così gli oggetti si accatastavano uno sopra l'altro in questa stanza. Che caos.
Provavo soddisfazione specialmente nel comprare  montagne di vestiti usati ad 1 euro, "tanto al massimo se non mi sta è costato soltanto un euro!!!". Mi sento molto stupida ripensandoci adesso.
E' diventato evidente quanto la cosa fosse diventata insensata quando ho iniziato a lavorare: mi impegnavo per un mese per ricevere dei soldi, che poi avrei usato per comprare oggetti, per prendermi cura di oggetti che già possedevo, per metterli da parte per comprare altri oggetti che avevo sempre desiderato ma che in sè non avrebbero avuto nessuna funzione importante nella mia vita.

Assurdo vero?
Provateci a pensare a quanto sia insensato vivere così.

Mi sono interessata al minimalismo per caso. E va bene lo ammetto, una buona parte del lavoro l'ha fatto Tumblr. Da brava ignorante che ero inizialmente credevo che fosse soltanto un movimento artistico, legato principalmente all'estetica. Mi piacciono molto gli ambienti  con le cose essenziali, bianchi e pieni di luce, semplici ma non frugali, eleganti.


R.I.G. tavolo, designer MA/U


Ho guardato foto, letto blog, visto video e letto riviste di interior design. Alla fine mi sono decisa e ho voluto rendere la mia stanza un posto il più possibile somigliante a quelle foto. Ho buttato via cose che non utilizzavo da anni, tutti i giocattoli a cui tenevo di più sono stati messi in soffitta, il resto in beneficenza. Ho bandito dalla stanza qualsiasi colore troppo acceso o scuro. Il risultato è stato più o meno questo.




E' una normalissima stanza, condivido quello che state pensando. Prima però non si riusciva ad aprire la porta da quante cose c'erano. Spero di riuscire a trovare una foto della situazione precedente il prima possibile così da poter aggiungerla al post.


Adesso la mia stanza era vicina a quei canoni estetici che vanno di moda adesso.
Mi sembrava di non aver fatto niente però...continuavo a comprare vestiti che rimanevano inutilizzati, prodotti di bellezza usati solo una volta e lasciati lì a prendere polvere. Compravo libri che tuttora non ho letto (LOL). Mi sentivo ancora legata a certi oggetti in maniera quasi maniacale (vedi vestiti, scarpe, borse) e ancor di più continuavo a non avere mai soldi per le cose che veramente volevo fare. Cosa mancava?

Poi ho scoperto che il minimalismo non è solo un movimento artistico ma uno stile di vita.
Mi sono imbattuta in diversi blog e finalmente ho trovato quello che cercavo in questo bellissimo articolo: http://www.unaqualunque.it/a/2443/minimalismo.aspx


Una parte per me molto importante e significativa dell'articolo 
del quale ho lasciato il link sopra.



La parte due del post arriverà tra qualche giorno, spero che vi possa interessare.
Ci vediamo al prossimo post medio/serio.
Ciao!






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